domenica 23 ottobre 2016

Step 06 - I Colori nella Scienza

I colori non sono altro che manifestazioni energetiche di particelle elettromagnetiche capaci di essere percepite dal nostro occhio e decodificate dal cervello. Non sono altro che lunghezze d'onda oppure vibrazioni con maggiori o minori frequenze: vengono recepiti dai coni ottici, trasformati in segnali bioelettrici, inviati al cervello che li traduce così come noi li vediamo.

Newton osservò che un raggio di luce bianca se fatto passare attraverso un piano di cristallo veniva scisso in un arcobaleno di colori e ne sintetizzò sette: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto. 
Il colore è quindi una grandezza psicofisica o soggettiva, per questo motivo è facile collegare la sensazione che ci fornisce il cervello agli stimoli di colori definibili "forti". Il problema sorge per quei colori detti "border line", tra questi compare il colore amaranto, insieme all'acquamarina, al granata ecc.
Di questo colore preso in analisi se ne parla anche nel DIZIONARIO UNIVERSALE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE di Efraimo Chambers, dove a pagina 449 si dice che "dalla mistura del turchino e scarlatto sono formati l'amaranto, il paonazzo e viola; dalla medesima mistura di turchino e rosso cremisi sono formati il porpora, viola mammola e l'amaranto"

Importanti caratteristiche scientifiche sono state scoperte in campo medico per quanto riguarda invece il frutto dell'amaranto. Esso è infatti ricco di proteine, contiene linina (un amminoacido asente negli altri cereali), ricco di fibre, vitamina B e C.

Fonti: 


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